E' un esame radiologico che ha lo scopo di definire:
  • anomalie strutturali del complesso apparato della deglutizione,
  • dimostrare alterazioni funzionali derivanti dalla perdita di coordinazione fra i vari gruppi muscolari,
  • selezionare una strategia di trattamento e testare l'efficacia di manovre utili per compensare movimenti anomali.
  • La videofluorografia consiste nella registrazione su DVD di alcuni atti deglutitori e offre la possibilità di rivalutare singolarmente le varie fasi della deglutizione, che normalmente si svolge in un secondo.
    E' utile un digiuno di poche ore e preferibilmente una certa restrizione idrica.
    Ogni esame viene modificato ed adattato in relazione allo specifico quesito diagnostico, alle condizioni del paziente, al rischio di aspirazione del mezzo di contrasto, alla presenza o meno del riflesso della tosse.
    Il paziente viene invitato a deglutire mezzo di contrasto a base di bario, che, verniciando le superfici con cui viene a contatto, le rende visibili nel corso dell'indagine radiologica.
    Se non si verifica aspirazione, vengono eseguite, in successione, deglutizioni con boli di diversi volumi e densità, se necessario, invitando il paziente a bere più velocemente, o ad assumere posizioni tali da evidenziare anche alterazioni minime.
    La rivelazione del rischio di aspirazione è importante al fine di prevenire episodi recidivanti di polmoniti ab ingestis, che, in pazienti già defedati, possono avere un decorso grave.
    L'esame comincia con paziente seduto in posizione laterale rispetto alla sorgente di raggi X. Si indagano la funzionalità linguale, la competenza degli istmi palato-glosso e palato-faringeo, la contrattilità delle pareti faringee, il ribaltamento dell'epiglottide, la motilità laringea. Questa è la posizione che meglio di tutte è in grado di rilevare la eventuale presenza di aspirazione.
    In proiezione frontale vengono analizzate prevalentemente la simmetria delle fasi orale e faringea, e l'apertura dello sfintere esofageo superiore.
    In decubito prono e con manovra di Valsalva, si valutano correttamente la peristalsi esofagea e la eventuale presenza di ernia jatale gastrica da scivolamento.
    Successivamente si passa alla identificazione delle tecniche di riabilitazione più utili allo scopo di migliorare l'efficienza della deglutizione e di ridurre il rischio di aspirazione.