Molte malattie odontostomatologiche sono solo sospettabili all’esame clinico e la loro certezza diagnostica richiede l’esecuzione di radiografie. La radiologia infatti costituisce, fin dall’epoca della scoperta dei raggi x alla fine dell’Ottocento, uno dei principali strumenti a disposizione dell’odontoiatra per la diagnosi del paziente e per la valutazione del proprio lavoro. Il dente e l’osso alveolare, infatti, per il loro elevato contenuto minerale, sono fra le strutture del corpo umano che meglio si prestano alla rappresentazione radiografica. Tecniche radiografiche di odontostomatologia: ortopantomografia, , telecranio in antero-posteriore e posto-anteriore, telecranio in laterale, stratigrafia, Cone Beam Computed Tomography (CBCT) .

Ortopantomografia

L’ortopantomografia (nota anche come radiografia panoramica delle arcate dentarie) è una tecnica radiografica che fornisce un'immagine dei denti, delle arcate dentarie, delle ossa mandibolari e mascellari, del tratto inferiore dei seni mascellari su un'unica pellicola radiografica. La tecnologia digitale, che si basa su sensori elettronici e rielaborazione dei dati ad opera di software computerizzati comporta una significativa riduzione dell'esposizione del paziente alle radiazioni.
Tra le indicazioni principali si ricordano: • la cariosità diffusa • la valutazione dei denti del giudizio pre-estrazione • la valutazione di denti inclusi (non fuoriusciti) • l’allineamento delle arcate • la valutazione dell’osso prima di effettuare impianti • la ricerca di granulomi o di cisti ossee

Teleradiografie cefalometriche

Una particolare tecnica di studio radiografico del cranio, che trova applicazione nell’attività odontoiatrica, è costituita dalle teleradiografie cefalometriche, proiezioni craniche effettuate nel rispetto di alcuni presupposti tecnici, fondamentali per eseguire le misurazioni cefalometriche per ortodonzia.
La teleradiografia del cranio consente all'odontoiatra di avere una visione d'insieme dell'anatomia della testa per capire se la posizione reciproca delle arcate dentarie è corretta e se i denti sono nella giusta posizione rispetto alle ossa. Permette quindi di pianificare interventi correttivi in caso di problemi come malocclusioni e morsi inversi, e nel caso dell'analisi secondo la proiezione postero-anteriore, di visualizzare frontalmente l'intero cranio per rilevare eventuali asimmetrie.

Cone Beam Computed Tomography

La metodica CBCT (Cone Beam Computed Tomography), più esattamente definita di recente CB3D, ha rivoluzionato la diagnostica radiologica odontoiatrica e maxillofacciale rendendo disponibili ricostruzioni 3D delle strutture anatomiche esaminate .
La Cone Beam 3D è una tecnica radiologica di scansione tomografica utilizzata per acquisire dati e immagini di uno specifico volume del massiccio facciale o del cranio. Grazie a specifici e potenti software di elaborazione, offre immagini diagnostiche sui tre piani dello spazio e Volume Rendering (cioè immagini volumetriche), esponendo il paziente a dosi radianti relativamente basse.
La CB3D rappresenta l’ultima generazione delle macchine per imaging radiologico in campo odontoiatrico e riunisce, oltre ai suoi specifici pregi, quelli di altre metodiche ormai consolidate come l’OPT (ortopantomografia o panoramica) e le radiografie del cranio in latero-laterale e postero-anteriore, a uso cefalometrico, rappresentazioni che sono direttamente realizzabili con i software applicativi.
Si è dimostrata insostituibile nella programmazione d’interventi di avulsione di elementi dentari inclusi sia nell’adulto sia in età pediatrica. In implantologia permette di valutare qualità e quantità di osso disponibile e prevedere possibili cause di insuccesso. In ortodonzia consente una migliore programmazione clinica e in campo oncologico permette di definire l’estensione di processi espansivi e compromissioni di anatomiche vitale.

Stratigrafia ATM

Quando è richiesto uno studio mirato delle Articolazioni Temporo Mandibolari (ATM), il semplice esame ortopanoramico non è più sufficiente e bisogna ricorrere a tecniche specifiche.
La stratigrafia dell’ATM è richiesta il più delle volte per la disfunzione temporo-mandibolare.
Tale patologia si riflette su un alterato meccanismo dell’articolazione nei movimenti di apertura o chiusura della bocca. Il sintomo tipico, “click articolare” è dovuto alla dislocazione anteriore o interna del disco articolare che perde il suo naturale rapporto anatomico con il condilo mandibolare. Al momento dell’apertura orale quando il condilo si muove in avanti e supera il disco anteriorizzato si avverte una vibrazione: click generalmente senza dolore poichè il disco articolare non possiede innervazione. Il click, se trascurato, può progredire con usura del disco fino alla perforazione e all’insorgenza diartrosi mandibolare con degenerazione dei tessuti e importanti limitazioni nell’apertura orale. Il disco perforato genera un rumore ( di “sabbia” ) dato dallo sfregamento delle ossa in contatto e possono verificarsi episodi di dolore articolare per infiammazione traumatica.
A questo scopo, ed anche in considerazione dell’importanza che riveste l’anatomia dell’ATM nel condizionarne la corretta funzione, presso il nostro studio è possibile eseguire una serie di indagini volte a studiare le articolazioni nella loro completezza:
  • Stratigrafia a bocca chiusa e aperta previo studio dell’inclinazione dei condili (tomografia individualizzata)
  • TC dell’articolazione temporo mandibolare con tecnica cone beam a bocca chiusa e a bocca aperta, individualizzata, nelle proiezioni sagittale e anche coronali. In particolare quest’ultima tecnica, TC Cone Beam 3D, permette uno studio morfologico delle ATM attraverso ricostruzioni tridimensionali volte a studiare le modifiche ossee del condilo (appiattimento, erosione, sclerosi, osteofitosi,riassorbimento), lo spazio interarticolare (normale, aumentato, ridotto, contatto osseo tra condilo e fossa mandibolare) e le modifiche ossee della fossa mandibolare.