L'ecografia è un sistema di indagine diagnostica medica che non utilizza radiazioni ionizzanti, ma ultrasuoni basandosi sul principio dell'emissione di eco e della trasmissione delle onde ultrasonore.
Gli ultrasuoni utilizzati sono compresi tra 4 e 16 MHz. . Queste onde sono generate da un cristallo piezoceramico inserito in una sonda mantenuta a diretto contatto con la pelle del paziente con l'interposizione di un apposito gel eliminando l'aria interposta tra sonda e cute del paziente, permettendo agli ultrasuoni di penetrare nel segmento anatomico esaminato; la stessa sonda è in grado di raccogliere il segnale di ritorno, che viene opportunamente elaborato da un computer e presentato su un monitor.

Indicazioni

L’ecografia trova numerosissimi campi di applicazione diagnostica nello studio di molte strutture addominali,quali il fegato le vie biliari, la colecisti, il pancreas, la milza le ghiandole surrenali, i reni, il retroperitoneo, i grossi vasi sanguigni, la vescica, la prostata, l’utero, le ovaie, per citare solo le principali, Nell’addome l’ecografia trova poi un importante applicazione in ostetricia poiché, per l’innocuità e l’accuratezza , la metodica è ormai universalmente ritenuta di grande ausilio al medico ostetrico nel monitoraggio della gravidanza.
Numerose sono anche le applicazioni extraddominali come lo studio della tiroide, delle paratiroidi, delle ghiandole salivari, delle mammelle e dei testicoli, nonché di tutte le “parti molli” superficiali, dei muscoli, dei tendini e di certe strutture articolari del ginocchio, della spalla, dell’anca del neonato e cosi via.
Apposite sonde endocavitarie (endorettali, endovaginali ecc.) ci consentono inoltre di posizionare il trasduttore di ultrasuoni nelle immediate vicinanze di organi e ghiandole, quali utero, ovaie e prostata, con un’ottima risoluzione di immagine che ci consente una più elevata qualità diagnostica.